31 ago 2010

Philippe Model (Paris)


L'ARTISTA
"Philippe Model", marchio e nome del modista più amato dagli stilisti. Nato a Sens in Francia, ha iniziato a disegnare cappelli da autodidatta per poi diventare modellista della Maison Riva Marchesi sino ad arrivare alla celebre Madame Paulette. Nel 1981 lancia la sua griffe in totale controtendenza rispetto al quasi definitivo tramonto del cappellino e trova entusiasti alleati in stilisti come Gaultier, Mugler, Miyake e Montana. Parallelamente propone una sua linea di guanti, borse e scarpe….

IL PRODOTTO
Il successo delle calzature Philippe Model deriva sicuramente dal gusto ricercato del prodotto, dai pellami lavati e dal valore aggiunto del sapore artigianale che caratterizza il prodotto. Ogni fase della produzione è affidata ad un’azienda della Riviera del Brenta (nota zona di produzione calzaturiera di qualità) che vede nascere la scarpa dal taglio delle pelli, all’assemblaggio manuale della suola sino ad arrivare alla spazzolatura delle tomaie, fatta scarpa per scarpa. L’asettico sistema produttivo dell’industrializzazione non contamina il nostro modo di lavorare, anzi risulta essere caratterizzato a volte da alcune lievi differenze tra scarpa e scarpa, il che non è da considerarsi difetto, ma bensì segno di un lavoro manuale mai uguale a se stesso.

IL PROGETTO
Il progetto Philippe Model ritrova il suo splendore quando Paolo Gambato, noto designer italiano, incontra il “genio francese” in maniera quasi casuale e da qui quasi per gioco nasce uno scambio creativo che mixa e fonde il guizzo creativo italiano al gusto bonton francese. La prima scarpa ideata dal duo di creativi è denominata “Paris” proprio in omaggio alla città che ha visto muovere i primi passi dello stilista Philippe Model… da qui è stato un continuo susseguirsi di idee bizzarre in termini di stile e abbinamento colori.

30 ago 2010

Fazzoletti

 Il fazzoletto è un accessorio molto versatile che può essere abbinato ai più svariati capi di abbigliamento e risultare il complemento ideale di uno stile casual e sportivo.

Con il termine "fazzoletto" ci si può in realtà riferire a differenti accessori di abbigliamento, dalle proprietà anche molto differenti tra loro. Distinguiamo in modo particolare due tipologie di fazzoletti che trovano spazio nel campo dell'abbigliamento e le cui caratteristiche saranno approfondite all'interno di questo spazio: il fazzoletto da collo ed il fazzoletto da taschino.

Il fazzoletto da collo, disponibile in tantissime versioni, colori, stili e forme, va adagiato morbidamente sul collo e contribuisce ad impreziosire lo stile di chi lo indossa in maniera evidente. Il fazzoletto da taschino, invece, è tipicamente di colore bianco, realizzato in seta e di misure sensibilmente più contenute del primo, e costituisce il complemento di abbigliamento ideale di capi come giacche eleganti o blazer (va riposto, come suggerisce il nome stesso, nel taschino di questi capi).

27 ago 2010

Cravatta - Daniele Alessandrini


La cravatta Daniele Alessandrini è un tipo di accessorio in grado di conferire immediatamente un’aura di eleganza in chi la indossa. Si utilizza nelle occasioni più svariate, dal posto di lavoro alle feste in cui è richiesto un abbigliamento particolare alle cene formali.
In generale, oggi la cravatta sta ritornando di moda come accessorio per tutte le età, e se ne vedono di tutti i modelli e di tutti colori, grazie anche a qualche innovazione che rende il suo utilizzo più sopportabile magari per chi la deve (o la vuole) indossare tutti i giorni. La cravatta ha origini antichissime: veniva infatti indossata dai cavalieri croati anche se il modello non era proprio quello attuale. Anche etimologicamente si sente un’evidente assonanza tra il termine ‘cravatta’ e il termine ‘croato’ quindi possiamo essere abbastanza certi della sua origine. Inizialmente, agli albori della sua storia, la cravatta era un fazzoletto che i soldati croati consideravano quasi un indumento intimo e che veniva chiamato Kravatska.
La cravatta prende la forma che noi tutti conosciamo più o meno intorno alla metà del secolo scorso. E se storicamente il suo utilizzo era funzionale al fatto che copriva il collo mantenendolo al riparo di eventuali sbalzi di temperatura, con il passare dei secoli ha perso questo aspetto funzionale ma di contro ha acquisito una certa valenza estetica, un fascino che l’ha trasformata in un accessorio capace di conferire eleganza e personalità a un abito, soprattutto per le persone che svolgono professioni che prevedono l’utilizzo di un abito formale.
Oggi di modelli e di varianti di cravatta ne esistono tantissimi. Solitamente il modello che possiamo definire standard ha una lunghezza di 150 cm. Ce ne sono a tinta unita, modelli fantasia, con puntini e trame particolari, fino ad arrivare ai modelli più contemporanei che presentano colori molto accesi sgargianti e fantasie molto originali.
Se i nodi che si possono utilizzare per annodare la cravatta sono tanti -essistono oltre 85 tipi di nodi-, altrettanti sono anche i tessuti che vengono impiegati per realizzare questi bellissimi accessori. Ce ne sono di più comuni e diffusi e di più rari e pregiati, di più e di meno costosi. Tra i più comuni possiamo citare il raso, la seta, il taffetà, il chiné, il lancé, il japon, la crepe de Chine e tanti altri ancora. Certo, ogni tessuto o stoffa è in grado di conferire alla cravatta uno stile diverso e unico; alcuni tessuti sono in grado di esaltarne la morbidezza, altri danno risalto alle increspature, altri ancora giocano sulla trasparenza. Questa grande varietà trasforma il momento della scelta di una cravatta in un’impresa ardua, in quanto non è facile scegliere tra le centinaia di combinazioni di modelli, tessuti e colori disponibili, anche se a chi è davvero appassionato di cravatte spesso basta un solo sguardo per distinguere immediatamente il tessuto con cui è realizzata una cravatta.
Che amiate incondizionatamente questo accessorio o che dobbiate per forza indossarla per presenziare a qualche evento particolare come una importante riunione di lavoro, un matrimonio o una cena di gala, abbiate cura di non sceglierla a caso ma di tenere sempre presente il luogo in cui vi recherete, il momento della giornata cioè se di giorno o di sera, e soprattutto l’abito con cui la volete indossare.
Sicuramente il consiglio migliore che possiamo darvi è quello di cercare di scegliere la cravatta facendovi guidare dalla vostra stessa personalità e dalla vostra stessa persona: la cravatta infatti non vi deve far sentire a disagio, al contrario dovreste cercare di indossarla con la massima disinvoltura in modo che esalti i vostri pregi, piuttosto che i vostri difetti. Prestate poi particolare attenzione alla fantasia: la cravatta non dovrebbe avere la stessa fantasia o una fantasia simile alla camicia o all’abito; le righe della cravatta non dovrebbero essere troppo simili a quelle della camicia o dell’abito, in questi casi è meglio preferire una cravatta semplice, magari a tinta unita. Infine, se vi sentite anticonformisti anche nell’abito e vi piace stupire, l’abbinamento che fa per voi è una cravatta molto sgargiante che possa essere esaltata al massimo da una semplice camicia bianca.


 

24 ago 2010

Sciarpa


 


E’ sufficiente osservare la gente passeggiare per le strade per capire che è arrivato il freddo ed è ora di indossare delle calorose sciarpe.
La sciarpa è un accessorio che oltre a proteggere le persone dal freddo, soprattutto nei periodi di forte escursione termica, è parte integrante di un abbigliamento moda fashion accurato. Come per i capi d’abbigliamento, ci sono delle tendenze moda in questo accessorio, basti guardare i numerosi e fantasiosi modelli che si differenziano per stile, lunghezze, colori e tessuti.






13 ago 2010

La borsa da uomo

Le passerelle del prossimo autunno inverno 2010-2011 confermano la tendenza di questa primavera: l’uomo non può fare a meno della borsa.

Dalla shopper alla pochette, dal borsone doppio manico alla più classica valigetta da lavoro. E ancora zaini e marsupi nei materiali più diversi. Grandi, piccole; l’importante è che siano comode e funzionali e in grado di soddisfare l’esigenze di un uomo sempre in movimento.

Il bisogno di portare con sé tante cose diventa così trasversale, senza distinzione di sesso. E la buon vecchia abitudine di rubare dal guardaroba di lui sembra pronta a tramontare.

10 ago 2010

Camicie a quadri



Per l'autunno inverno 2010 una delle tendenze più frequenti sono gli abiti a quadri, ma anche cappotti a quadri. I tessuti stampati saranno la "star" di questa stagione.

Le combinazioni più portate sono le coppie rosso-nerro e bianco-nero. I tessuti vanno dal cotone alla lana.

I quadri sono il top per un look maschile e casual. Per una combinazione classica portateli sopra un jeans. Questo inverno vedremo anche camicie a quadri sotto giacche più classiche e sotto i blazer.

Se vi piace un po' suscitare reazioni inaspettati adottate lo stile 'finto sfigato, o nerd' abbottonando fino all'ultimo bottone la camicia a quadri e abbinandola ad un paio di occhiali "Super" dalla montatura retró.

9 ago 2010

Stile Tonello - Autunno inverno 2010/2011


Claudio Tonello riconferma il successo iniziale richiamando a Milano i buyer internazionali e gli addetti ai lavori dalla sensibilità più raffinata e di ricerca.
La novità del prodotto riconosciuta da mercado è stata l'innovazione di una giacca sartoriale, nella quale la costruzione estremizzata, unica a tessuti quasi impalpabili e di altissima qualità, hanno dato vita ad un nuovo concetto di "easy-wearing".
Con una linea interamente dedicata all'uomo e rivolta a tutti quei fashion connoisseurs che vogliono godere di un lifestyle unico e privato, la linea Claudio Tonello ha stupito non solo per la modernità delle linee o la particolarità del dettaglio, ma soprattutto per quella sartorialità riconosciuta a livello mondiale e l'estrema leggerezza di tessuti come il jersey, che consentono di vivere i capi ed adattarli alla propria personalità.
La collezione Autunno Inverno 2010 progettata dallo stilista giapponese Miura, sta così raccogliendo il parere favorevole del mercato internazionale, per il quale il prodotto Claudio Tonello è stato pensato.

6 ago 2010

E' lo stile che fa la differenza

 


Lo stile è sinonimo di sintonia, equilibrio, concordanza.
Riconoscere il proprio vuol dire portare l'abbigliamento con scioltezza e spontaneità. Ognuno adatta lo stile proprio selezionando quello più conforme al suo modo di essere.

Un uomo sicuro e deciso nella vita avrà uno stile di abbigliamento sicuro e marcato. Ci sono anche quelli che, preferendo capi classici, indirizzano tutto sugli accessori come le cinture. Il risultato sarà un uomo curato e attento ai dettagli. Se invece si aspira a soreprendere, allora si preferirà uno stile di effetto.

 







Di sicuro lo stile è personale, e come tale va acquisito in modo naturale e spontaneo. Ma alcuni accorgimenti sono importanti per non commettere errori:
  • Evitate di indossare i pantaloni della tuta durante il tempo libero in città: riservateli ai vostri momenti sportivi;
  • Se volete apparire chic e ci tenete allo stile, evitate le giacche con fantasie a quadri grandi o piccoli, soprattutto se sono di colori sgargianti;
  • Ricordate che la cintura non deve essere di colore diverso dalle scarpe, ma cercate sempre di abbinarli in maniera giusta;
  • Il fazzoletto che si inserisce nel taschino deve essere di colore diverso dalla cravatta che indossate;
  • Assolutamente bandite le scarpe sportive con il cappotto;
  • Evitate i jeans stretti, soprattutto nella zona dei genitali. Oltre ad essere volgari, sono anche nocivi;
  • Se vi trovate in un’occasione informale, evitate di indossare il doppiopetto;
  • L’abito spezzato nelle circostanze formali (riunioni di lavoro, cene importanti) è inadatto;
  • Se siete invitati ad un matrimonio, non indossate lo smoking;
  • Assolutamente da evitare gli accessori (come l’orologio) con la marca troppo in evidenza. Esibire il marchio è un gesto poco elegante!
Un consiglio: L’uomo che ha stile si riconosce tra mille. Anche se indossa un jeans e una t-shirt. Sarà meglio quindi cercare di appropriarsi di un proprio stile, piuttosto che andare alla ricerca del capo all’ultimo grido o griffati per sentirsi "alla moda". Lo stile si crea con il buon gusto e la semplicità.



4 ago 2010

Inverno casual e rilassato


La tendenza per il prossimo inverno è lo stile casual e rilassato. Almeno all'apparenza, perchè nulla è lasciato al caso, maniaci come sono dei particolari e dei dettagli. Il capello lungo fino alle spalle, la faccia spigolosa, il fare tra lo zingaro e il gitano. Si infila una maxi sciarpa con frange fatte a mano e pare abbia addosso un poncho o un montone così caldo da affrontare qualsiasi freddo, stivaloni fino al ginocchio dove infilare i pantaloni. Insomma, il prototipo del tipo di Diesel Black Gold, con tessuti naturali (alpaca, cammello, cashmere) e colori caldi varie tonalità di marrone fino al rosso vino e al viola.