La cravatta Daniele Alessandrini è un tipo di accessorio in grado di conferire immediatamente un’aura di eleganza in chi la indossa. Si utilizza nelle occasioni più svariate, dal posto di lavoro alle feste in cui è richiesto un abbigliamento particolare alle cene formali.
In generale, oggi la cravatta sta ritornando di moda come accessorio per tutte le età, e se ne vedono di tutti i modelli e di tutti colori, grazie anche a qualche innovazione che rende il suo utilizzo più sopportabile magari per chi la deve (o la vuole) indossare tutti i giorni. La cravatta ha origini antichissime: veniva infatti indossata dai cavalieri croati anche se il modello non era proprio quello attuale. Anche etimologicamente si sente un’evidente assonanza tra il termine ‘cravatta’ e il termine ‘croato’ quindi possiamo essere abbastanza certi della sua origine. Inizialmente, agli albori della sua storia, la cravatta era un fazzoletto che i soldati croati consideravano quasi un indumento intimo e che veniva chiamato Kravatska.
La cravatta prende la forma che noi tutti conosciamo più o meno intorno alla metà del secolo scorso. E se storicamente il suo utilizzo era funzionale al fatto che copriva il collo mantenendolo al riparo di eventuali sbalzi di temperatura, con il passare dei secoli ha perso questo aspetto funzionale ma di contro ha acquisito una certa valenza estetica, un fascino che l’ha trasformata in un accessorio capace di conferire eleganza e personalità a un abito, soprattutto per le persone che svolgono professioni che prevedono l’utilizzo di un abito formale.
Oggi di modelli e di varianti di cravatta ne esistono tantissimi. Solitamente il modello che possiamo definire standard ha una lunghezza di 150 cm. Ce ne sono a tinta unita, modelli fantasia, con puntini e trame particolari, fino ad arrivare ai modelli più contemporanei che presentano colori molto accesi sgargianti e fantasie molto originali.
Se i nodi che si possono utilizzare per annodare la cravatta sono tanti -essistono oltre 85 tipi di nodi-, altrettanti sono anche i tessuti che vengono impiegati per realizzare questi bellissimi accessori. Ce ne sono di più comuni e diffusi e di più rari e pregiati, di più e di meno costosi. Tra i più comuni possiamo citare il raso, la seta, il taffetà, il chiné, il lancé, il japon, la crepe de Chine e tanti altri ancora. Certo, ogni tessuto o stoffa è in grado di conferire alla cravatta uno stile diverso e unico; alcuni tessuti sono in grado di esaltarne la morbidezza, altri danno risalto alle increspature, altri ancora giocano sulla trasparenza. Questa grande varietà trasforma il momento della scelta di una cravatta in un’impresa ardua, in quanto non è facile scegliere tra le centinaia di combinazioni di modelli, tessuti e colori disponibili, anche se a chi è davvero appassionato di cravatte spesso basta un solo sguardo per distinguere immediatamente il tessuto con cui è realizzata una cravatta.
Che amiate incondizionatamente questo accessorio o che dobbiate per forza indossarla per presenziare a qualche evento particolare come una importante riunione di lavoro, un matrimonio o una cena di gala, abbiate cura di non sceglierla a caso ma di tenere sempre presente il luogo in cui vi recherete, il momento della giornata cioè se di giorno o di sera, e soprattutto l’abito con cui la volete indossare.
Sicuramente il consiglio migliore che possiamo darvi è quello di cercare di scegliere la cravatta facendovi guidare dalla vostra stessa personalità e dalla vostra stessa persona: la cravatta infatti non vi deve far sentire a disagio, al contrario dovreste cercare di indossarla con la massima disinvoltura in modo che esalti i vostri pregi, piuttosto che i vostri difetti. Prestate poi particolare attenzione alla fantasia: la cravatta non dovrebbe avere la stessa fantasia o una fantasia simile alla camicia o all’abito; le righe della cravatta non dovrebbero essere troppo simili a quelle della camicia o dell’abito, in questi casi è meglio preferire una cravatta semplice, magari a tinta unita. Infine, se vi sentite anticonformisti anche nell’abito e vi piace stupire, l’abbinamento che fa per voi è una cravatta molto sgargiante che possa essere esaltata al massimo da una semplice camicia bianca.
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